martedì 10 marzo 2015

Ecco il verdetto della Cassazione: Ruby è nipote di Mubarak e pure maggiorenne !!

Processo Ruby, Cassazione conferma l’assoluzione per Berlusconi.


Rigettato il ricorso sulla sentenza d’appello. Si chiude così il processo in cui l’ex premier era imputato per corruzione e prostituzione minorile. Coppi: “Grande vittoria”. Santanchè: “Boccassini chieda scusa”.

Silvio Berlusconi assolto nel processo Ruby. LaCassazione, dopo una camera di consiglio durata oltre 9 ore, ha confermato la sentenza di appello che, il 18 luglio scorso, aveva ribaltato quella di primo grado, in cui l’ex premier, imputato per concussione e prostituzione minorile, era stato condannato dal tribunale di Milano a 7 anni. Dopo il terzo grado di giudizio, dunque, Berlusconi incassa l’assoluzione definitiva nel caso Ruby.
Il procuratore generale della Cassazione,Eduardo Scardaccioneaveva chiesto di annullare l’assoluzione incassata in secondo grado da Silvio Berlusconi (leggi). L’accusa riteneva “pienamente provate” le accuse, laconcussione per costrizionee la prostituzione minorile, a carico dell’ex premier. Nessun dubbio, per il pg, sulla consapevolezza della minore età di Ruby, anche perché  quella per le minori era una “passione del drago“ ha sottolineato Scardaccione citando Veronica Lario. E poi “l’episodio nel quale Silvio Berlusconi racconta che Ruby è la nipote di Mubarak è degno di un film di Mel Brooks e tutto il mondo ci ha riso dietro”.
La telefonata dell’allora presidente del Consiglio, nella notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010, al capo di gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni, fatta mentre era in visita ufficiale a Parigi, per l’accusa aveva avuto l’effetto di esercitare “una pressione irresistibile ed è stata di una violenza grave,perdurante e inammissibile per la sproporzione” tra la persona che chiamava e quella che riceveva la chiamata. Secondo il pg, “non c’è alcun dubbio sul fatto che ci sia stata costrizione e che abbia” così ottenuto che una ragazzina che partecipava alle serate ad alto contenuto erotico di Arcore potesse lasciare gli uffici della Polizia invece di finire, come previsto dalle legge, in una comunità.
È proprio sulla concussione come è stata circoscritta dalla legge Severino che si è emesso il verdetto. In secondo grado la norma aveva giocato a favore dell’ex Cavaliere proprio per l’interpretazione che ne aveva fornito laSuprema Corte a sezione Unite, fissando paletti precisi sulla definizione di violenza come limitazione radicale della libertà. E di quel verdetto era stato relatore proprio Nicola Milo, presidente della VI sezione che oggi ha deciso sul destino dell’ex Cavaliere.
LE REAZIONI
Coppi: “E’ una sentenza che chiude qualsiasi polemica” – L’avvocato di Berlusconi: “La decisione dei giudici cancella qualsiasi discussione, comprese anche quelle che si erano sviluppate dopo le dimissioni del presidente della Corte di Appello. Si è trattato di una sentenza meditata, come testimonia la camera di consiglio durata 9 ore. E’ una grande vittoria, siamo molto soddisfatti”.
Brunetta: “Italia Paese migliore” – “Gioia infinita per decisione Cassazione. Berlusconi in campo più forte di prima, con un grande partito alle spalle. Oggi Italia è Paese migliore”. Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Santanchè: “Boccassini chieda scusa” – “La signora Boccassini e la procura di Milano chiedano scusa al Paese per il tentativo, davvero subdolo, di aver dato vita a un processo basato sul nulla, se non sul loro fanatismo”: così Daniela Santanchè parlamentare di Fi.
Toti: “Processo che non si doveva celebrare” – “E’ un’ottima notizia che risarcisce solo in minima parte tutto quello che ha subito Berlusconi e con lui tutti i moderati italiani in questi anni. Quello che si conclude oggi con una doverosa assoluzione è un processo che mai si sarebbe dovuto celebrare”.

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