giovedì 5 marzo 2015

Altro che riscaldamento globale, si va verso una era glaciale


Questa volta, l’annuncio arriva direttamente dal nostro paese. E’ Paolo Ernani, che scrive sul Giornale, a rilanciare l’ipotesi di una fase particolarmente fredda nei prossimi decenni per l’Italia e in generale per il Pianeta terra. Addirittura parlando di una piccola era glaciale (come avvenuto già fino a metà ottocento). La prova, o meglio la causa, starebbe nelle macchie solari. Premesso che “la temperatura media sulla nostra penisola e quella della Terra non è più cresciuta ed è, a nostro parere, destinata invece a diminuire sempre più per i prossimi decenni e non ad aumentare”, come è possibile sostenere ancora come fa “pervicacemente l’Ipcc, struttura sotto l’egida del’Onu” l’ipotesi del riscaldamento globale?
L’osservazione delle macchie solari non lascia spazio a dubbi secondo Ernani, ecco il suo pensiero: “L’ ultimo ciclo, ossia il 23, segna un’inversione di tendenza con una presenza dimacchie solari inferiori alla media per la prima volta dopo ben 63 anni di picchi superiori alla media. Notare, fatto importantissimo, come in corrispondenza degli anni della durata del ciclo 23, tra il 2000 e il 2014, la temperatura mondiale e quella dell’ Italia non siano più cresciute”. Stando agli andamenti passati, continua Ernani, “si può prevedere che seguano 2/3 cicli e forse più, con picchi negativi di macchie solari sempre più marcati a causa della progressiva evidente debolezza del sole(avremo estati sempre più fresche e inverni via via sempre più rigidi e nevosi come, per esempio, quello che sta imperversando sugli Usa, il più freddo da 200 anni) e se è vera la correlazione macchie solari e temperatura della Terra (più macchie più calore, meno macchie più freddo) allora il pianeta Terra andrà incontro, col trascorrere degli anni, a temperature sempre più fredde (Piccola Era Glaciale) come già più volte segnalato da noi ma anche da altri ricercatori (tra i quali va menzionato l’ astrofisico russo Abibullo Abdussamatov) abbastanza in sintonia con la nostra ipotesi”.

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