martedì 7 aprile 2015

Papa Francesco all’attacco: “Il mondo sottomesso ai mercanti di morte”


“E pace chiediamo per questo mondo sottomesso aitrafficanti di armi”, la voce si ferma, riprende più profonda: “cheguadagnano con il sangue degli uomini e delle donne“.
E’ l’invocazione, – una ammonizione che vuole farsi speranza, – di papa Francesco, nel Messaggio pasquale ‘Urbi et Orbi’  dalla Loggia delle Benedizioni, dopo aver celebrato in San Pietro la messa.
Il messaggio di pace del papa latinoamericano ha messo l’accento sui vari focolai di guerradel mondo, ognuno con le sue caratteristiche di violenza, i tentativi di pacificazione, l’uso della religione per uccidere, gli interessi economici che armano le mani degli assassini: Siria, Iraq, Terrasanta, Libia, Yemen, Nigeria, Sud-Sudan, varie regioni del Sudan e della Repubblica democratica del Congo, con un pensiero agli studenti massacrati a Garissa in Kenya; L’Ucraina.
Poi papa Bergoglio ha incluso nella sua invocazione sia di pace che di “libertà”, gli ultimi del mondo: uomini e donne soggetti a varie forme di schiavitù, le vittime dei trafficanti di droga, gli emarginati, i carcerati, i poveri, i migranti spesso rifiutati, maltrattati e scartati, i bimbi, specie quelli vittime di violenza, quelli che oggi sono in lutto.

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