mercoledì 25 febbraio 2015

Chiuso, definitamente per rapina. Lasciato solo dalle istituzioni. La storia di Roberto Zancan, commerciante costretto a chiudere....


Un commerciante, ovvero Roberto Zancan costretto a chiudere la sua attività da gioiellerie in seguito alle rapine subite.”Chiusura definitiva per rapine” è questa la motivazione che ha portato il commerciante a dover chiudere la sua gioielleria. Secondo Graziano Stacchio, ovvero il benzinaio eroe di Ponte di Nanto che lo scorso 4 febbraio ha ucciso con cinque colpi di fucile un rapinatore rom che armato si era introdotto nel negozio ed adesso è indagato per eccesso di legittima difesa, il consiglio di chiudere l’attività giungerebbe direttamente dalle autorità.
Zancan e Stacchio, starebbero vivendo praticamente lo stesso incubo, ovvero esserevittima di criminalità, ed oltre al danno anche la beffa, visto che Stacchio in questo momento rischia pure di pagare per la legittima difesa.: “Se lo Stato arriva a suggerire a una persona che fa onestamente il proprio lavoro di chiudere la sua attività perché non riesca a garantirgli adeguata protezione, vuol dire che la dà vinta ai delinquenti. Ed è proprio così. Qui hanno vinto loro”, ha dichiarato Stacchio. Purtroppo, è arrivata proprio in questi giorni, ovvero lunedì, la notizia secondo la quale mentre il gioielliere si trovava in una trasmissione televisiva alcune persone si sono avvicinate alla sua abitazione lasciando sul tappeto fuori dalla porta d’ingresso una lettera con due proiettili e nella busta erano presenti anche due nomi, ovvero quello di Stacchio e quello di Zancan. 

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