mercoledì 12 agosto 2015

NASCE IL PRIMO PARTITO ROM IN ITALIA, A SOSTEGNO DELLA COMUNITA’ ROM.



La questione rom è da mesi sulla bocca di tutti. “Basta campi rom” è un mantra che sentiamo ripetere da una sponda politica all’altra in toni più o meno duri, nei talk show come sui giornali. Ma finora il problema è ancora vivo e la soluzione sembra parecchio lontana.
C’è chi definisce i campi i “lager” del terzo millennio: secondo Amnesty International, la segregazione dei campi rom fuori città rende difficile per i bambini andare a scuola regolarmente e per gli adulti trovare lavoro (a fine febbraio, Amnesty, insieme ad altre associazioni per i diritti umani, aveva denunciato, in una lettera al Comune di Roma, la discriminazione messa in atto nei confronti di rom e sinti); c’è, invece, chi focalizza l’attenzione sulle attività illegali che i rom svolgerebbero, sul poco controllo che ci sarebbe all’interno dei campi, invocando, a mo’ di slogan, sgomberi e ruspe. In tutto questo marasma generale, ove ogni opinione pare uguale all’altra e pare disperdersi nel nulla, prende forma una voce controcorrente che cerca di inquadrare il problema da un’altra prospettiva: non più “contro i rom” ma “con i rom”, dalla parte dei rom.
Durante la conferenza stampa, tenutasi, a Roma, nel campo di via Cesare Lombroso, Imer Dascha, leader del movimento, ha detto:”In Italia, ci sono circa 160 000 rom, di questi, il 60% sono cittadini italiani, quindi aventi diritto al voto. Finora molti rom e sinti, non sentendosi rappresentati politicamente, hanno preferito astenersi; è bene quindi fondare un partito che possa convogliare questi voti fino a questo momento inespressi”. Non si conosce ancora quale sarà il nome del partito, fonti vicine alla comunità ci dicono che probabilmente alla fine verrà scelto il nome“NOI ROM”, oppure il più colorito “LEGA ROM”, sta di fatto che, viste le affluenze bassissime delle recenti elezioni regionali, il partito rom potrebbe raggiungere risultati importanti, toccando percentuali anche significative.
Ancora da chiarire in che area del parlamento il movimento potrà collocarsi. Marco Pannella, leader storico dei Radicali, ha detto:” Oggi è un bel giorno per la democrazia. È giusto che, in maniera non violenta, possa esprimersi ogni minoranza”. Nel centrodestra e nel Partito Democratico ancora nessuno ha lasciato dichiarazioni, forse cercando ancora di capire come possa in futuro svilupparsi il movimento e quanto conveniente sia stringere o meno alleanze. Nei prossimi giorni verrà lanciato il logo e indicate le sedi nei principali capoluoghi italiani. Che sia la fine del tripolarismo e l’avvio di un quadripolarismo tutto italiano? Staremo a vedere.

Nessun commento:

Posta un commento