mercoledì 19 agosto 2015

Case quirinalizie, dopo i tagli resta il privilegio.


CASTA E PALAZZI La presidenza della Repubblica risponde al Fatto rivendicando il proprio operato. Ma conferma gli affitti di favore.



L’articolo del Fatto Quotidiano del 15 agosto,relativo alle recenti decisioni assunte in tema di alloggi di servizio dalla Presidenza della Repubblica, non coglie appieno la portata delle nuove disposizioni”.   IL QUIRINALE INIZIA così la lettera inviata al nostro giornale, e pubblicata qui sotto, dopo il decreto presidenziale sugli alloggi di servizi dati in“concessione”.   Quello che la Presidenza della Repubblica propone è un altro punto di vista di una notizia che non viene smentita.
Punto di vista pienamente accolto ieri da diversi organi di stampa che, dopo la pubblicazione della notizia da parte del Fatto, hanno ripreso titolato: “Tagli al Quirinale, Mattarella: ‘Via chi non ha i requisiti’”. Un modo per rivendicare la funzione di moralizzazione del Presidente.   Che Sergio Mattarella abbia fatto dei tagli è vero: da settembre,infatti,si deciderà a chi dare gli appartamenti ‘di servizio’,liberando anche“vaste aree immobiliari vicino al Quirinale,che quindi saranno destinate a un uso pubblico”.   Gli alloggi verranno distribuiti tra il personale del Segretariato Generale ma solo a chi è ritenuto necessariamente reperibile 24 ore su 24,anche oltre l’orario d’ufficio. Si produrrà, così, “un risparmio di denaro pubblico” mentre il nuovo regolamento punta a mettere fine“all’esistenza di alloggi di servizio non motivata da esigenze dell’Amministrazione”. La preoccupazione per gli sprechi di denaro pubblico e l’ansia di dare segnali positivi in tal senso caratterizza l’azione del Quirinale dal momento del suo insediamento. Nell’articolo pubblicato dal Fatto,però, scrivevamo che il canone che dovrà pagare il personale selezionato, sarà di gran lunga   inferiore a quello degli affitti in zone così centrali a   Roma.   SECONDO IL DECRETO firmato il 6 agosto sui 58 appartamenti che fanno parte del Fabbricato San Felice, di quello Martinucci, delle Scuderie d a T i r o e d e l P a l a z z o d i Sant’andrea,“gli alloggi di servizio sono assegnati, anche secondo un principio di rotazione,al personale del Segretariato generale chiamato a svolgere funzioni e mansioni la cui piena ed effettiva continuità di esercizio è ritenuta strettamente necessaria per il buon andamento e l’efficienza dell’Amministrazione”. Chi rientrerà in questa categoria dovrà pagare un canone (oltre le utenze e il secondo parcheggio) assai ridotto rispetto ai prezzi di mercato. Come stabilito dall’articolo 8 dello stesso decreto, “3 euro e 60 al metro quadrato, per i primi cento metri;5 euro e 40 al metro quadrato, per i metri quadrati eccedenti i primi cento”.
Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 17/08/2015.

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