Nessun ospedale a Catania e in tutta la provincia aveva un posto disponibile per rianimarla, così una neonata è morta durante il tragitto in ambulanza verso Ragusa. La piccola Nicole era nata la notte prima in un clinica privata catanese ma, dopo il parto regolare, aveva accusatodifficoltà respiratorie. I medici avrebbero invano cercato un reparto specializzato dove trasferirla, ma nessuno dei tre ospedali etnei (il “Garibaldi”, il “Santo Bambino” e il “Cannizzaro”) l’ha potuta ricevere. È stato quindi chiesto l’intervento del 118, che ha reperito un posto nell’ospedale ragusano “Maria Paternò Arezzo“, ma la neonata è deceduta durante iltrasporto. Sull’episodio la Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità mediche e sulla disponibilità di strutture cliniche non adeguate aCatania o in provincia. Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha inviato gli ispettori del ministero in Sicilia.
Quando la bambina si era sentita male, di notte, secondo le prime ricostruzioni nella sala erano presenti il ginecologo di fiducia della madre, un anestesista, un rianimatore e un neonatologo. I medici si sono accorti subito della gravità del quadro clinico di Nicole e hanno contattato le Unità di trattamento intensivo neonatale (Utin) di Catania per trasferirla d’urgenza. Ma nessuna aveva disponibilità di posti. E’ stato così contattato il 118 che ha cercato e trovato una Utin disponibile nell’ospedale di Ragusa, a 105 chilometri di distanza.